Orario di apertura
Da aprile a ottobre
Tutti i giorni:
ore 10.00-14.00 e 15.00 -19.00
Da novembre a marzo
Dal lunedì al sabato:
ore 10.00-14.00 e 15.00 -18.00
tel: 07731710161
email: cultura@comune.norma.lt.it
Il museo apre straordinariamente tutti i fine settimana e i giorni festivi in occasione delle aperture dei Giardini di Ninfa (allegate alla mail le aperture del 2022)
Visite guidate da richiedere via mail per un minimo di 8 persone – massimo 25 persone
Costo per visitatore € 5,00 (esclusi i bambini)
Laboratori per le scuole da richiedere via mail (tipo Scavo archeologico, etc)
Il Museo Archeologico di Norma è nato per favorire la comprensione e la visita del Parco archeologico di Norba su iniziativa della Regione Lazio e del Comune di Norma. Allestito nel centro della cittadina, narra la storia della città, dei suoi monumenti, delle ricerche condottevi e dei ritrovamenti. Accanto a brevi video, che illustrano e consentono con ricostruzioni virtuali di comprendere quanto si potrà vedere nel Parco archeologico e immaginare quanto ancora si potrà scavare, una molteplicità di strumenti, legati a diversi aspetti della vita cittadina, agevoli da interrogare, cercano di stimolare i visitatori a immergersi nel mondo dell’antichità e a cercare risposte a quanto desiderano conoscere o approfondire. Nelle vetrine sono esposti materiali recuperati negli scavi della città antica, con particolare attenzione agli aspetti della vita quotidiana. Di forte impatto le ricostruzioni di una cucina e della decorazione pittorica della stanza di una casa.
Le collezioni
Al piano terreno una sezione è dedicata alla città, illustrata con un plastico, piante e fotografie. Seguono le sale che presentano nelle vetrine materiali recuperati nei santuari e nelle case di Norba: Materiali decorativi dei templi, i doni offerti agli dei e oggetti semplici legati alla vita quotidiana che confermano usi, produzioni e tradizioni locali, monili e oggetti preziosi che rivelano le potenzialità economiche e culturali della città, che per essere stata distrutta nell’81 a.C. e non più ricostruita è una sorta di “Pompei repubblicana del Lazio”.
Al primo piano sono illustrati con ricostruzioni, video e postazioni interattive alcuni temi peculiari della città: le mura, la cucina, le tecniche costruttive e i materiali, l’architettura domestica, il sistema di approvvigionamento idrico. Di forte impatto la ricostruzione, a scala reale, di una cucina antica, con il bancone per la cottura dei cibi, il focolare e mensole sulle quali sono esposti calchi di stoviglie e lucerne, ad essa si unisce la postazione interattiva sulla cucina nell’antichità, ove la curiosità può trovare risposta anche, ad esempio, su quali cibi si cucinavano a Norba, viste le produzioni e risorse del luogo. L’edilizia privata è presentata con la ricostruzione assonometrica delle case messe in luce a valle dell’Acropoli Minore. Ai sistemi di conservazione delle acque piovane è dedicata la ricostruzione a intera altezza dello spaccato della cisterna ipogea.
Nel piano seminterrato cinque stanze consentono la visita di un magazzino settecentesco di conservazione dell’olio, che con un faticoso restauro è tornato al suo aspetto originario. Lungo le pareti si ammirano ancora al loro posto, alloggiati in banconi, grandi orci in terracotta nei quali era conservato l’olio, decorati con volute e motivi sovradipinti in bianco, la cui capienza e contenuto appare indicata dalle iscrizioni sulla facciata dei banconi.